"Quando penso all'infinito, quale silenzio!"
Gli studi di Demarchi partono da una riflessione profonda sulla questione delle origini, intese come origini dei principi primi e come origini della filosofia greca, che proprio i principi primi cercava di indagare. Il risultato che oggi noi possiamo ammirare è quello di un completo sistema filosofico espresso non tramite la parola, ma tramite l'arte pittorica.
"Demarchi intitola la serie delle sue tele Perì Physeos. Della Natura. Questo significa che intende ispirarsi alla parola dei sapienti presocratici, i cui frammenti sono conosciuti generalmente sotto questo titolo, in modo particolare il poema del grande Parmenide, ma per estensione egli si misura con tutto l'arco di questi pensatori iniziali, che include anche Eraclito, Empedocle, fino a risalire ai primi, e quasi mitici, Talete, Anassimene e Anassimandro. Ispirarsi a tali pensatori significa affrontare un problema complesso, e non vuol dire neppure limitare il rapporto in tale ambito, ma in un certo senso, imparare ad ascoltare."
da Tiziano Salari "L'aperto che lascia entrare"
"Roberto Demarchi è pittore di elementi ombra, di rivelazioni intermittenti. E' architetto di forme-cicatrice. Queste interrogazioni informi paiono, appunto, l'avviso di civiltà sommerse, obliate, di cui rimane solo il muro-traccia, in una sorta di trasmutazione cromatica continua."
da Paolo Levi nota a "Roberto Demarchi perì physeos 8 variazioni"